Turchia

Il viaggio …. La preparazione.

Inutile negare l’emozione che si prova nel preparare un viaggio in moto. L’attenzione ai particolari, la preparazione del bagaglio, la ricerca delle mete; devi valutare tempo, chilometri, stanchezza fisica, ma soprattutto per quanto mi riguarda, mettere a freno l’insaziabile voglia di passare molto tempo in sella alla moto. Metti tutte queste cose sull’ago della bilancia e si attenderà impazientemente per giorni la partenza.

Alla fine quel giorno arriva …… si parte.

Sulla nave facciamo conoscenza con Roberto, un motociclista romano che viaggia solo e che e’ diretto al monte Nemrut e una coppia di Bari che fara’ un tour sulla costa per poi dirigersi in Cappadocia e poi Istanbul.

Cullati dalla costa Egea per un’intera giornata di navigazione, quando sbarchiamo dalla motonave Captain Zeman a Cesme in terra Turca, e’ Ferragosto.

Per diverse ore discutiamo su quali sono le tappe migliori da toccare e quali le strade da percorrere. Mi danno del pazzo quando spiego con estrema sicurezza che intendo fare un giro di circa 3000 Km su strade secondarie in una settimana. Viaggiare in moto in piena autonomia e’ fantastico anche per questo, ti da’ la libertà di goderti le strade, i luoghi secondo i tuoi tempi e le tue esigenze. Io credo che la mia moto soffra a star ferma quindi come farle del male ??? :-)

15/08 Cesme – Nazilli

 

A terra, sbrighiamo in circa un’ora, le pratiche doganali necessarie per ottenere il permesso di varcare il cancello del porto.

La prima destinazione in programma e’ Selcuk che offre nelle sue vicinanze la possibilità di ammirare le famose rovine della citta’ di Efeso ( Ephesos ).

Dato che la nave e’ arrivata con circa due ore di ritardo, decidiamo di raggiungere Selcuk via autostrada. Le autostrade Turche sono molto ben curate ed economiche e quasi tutte a tre corsie per senso di marcia.

Da Selcuk proseguiamo sulla statale 550 e poi sulla 320 fino a Umurlu dove al punto ( 37 50,960N 27 57,559E ) imbocchiamo una strada di campagna in direzione Dalama attraversando la caratteristica depressione formata dal fiume Menderes.

Questa strada tortuosa e stretta attraversa caratteristici paesi di campagna , bisogna fare solo molta attenzione ai numerosi trattori e ai piccoli pulmini di collegamento tra un paesino e l’altro.

Al WP ( 37 48,339N 28 18,839E ) prendiamo la direzione per Nazilli, dove decidiamo di pernottare.

 

16/08 Nazilli – Pamukkale – Egirdir

 

Da Nazilli, dove abbiamo pernottato in un albergo molto confortevole, ci dirigiamo verso il WP( 37 54,361 28 29,335 ) dove imbocchiamo una bella strada tortuosa ma veloce in direzione Aphrodisias.

Al WP ( 37 37,932 29 12,977 ) s’incrocia la statale 585 quindi svoltiamo a sinistra in direzione Denizli / Pamukkale. La strada 585 pur essendo una statale di scorrimento e’ piacevole da percorrere. Gran parte del territorio che della Turchia che abbiamo affrontato e’ di tipo collinare, impossibile annoiarsi alla guida. Dopo Denizli incrociamo la coppia di motociclisti Baresi con cui abbiamo fatto il viaggio in traghetto. Sfortunatamente sono stati fermati dalla polizia per un sorpasso su linea continua. Qui la polizia e’ sempre presente e appostata nei punti strategici, quindi capiamo che bisogna fare attenzione se vogliamo evitare di elargire soldi inutilmente. Una volta sistemate le pratiche con i poliziotti raggiungiamo Pamukkale che visitiamo in loro compagnia.

Unica e famosissima Pamukkale grazie alle sue piscine naturali.

 

Ripercorriamo la 585 sino al WP ( 37 30,231 29 18,686 ) dove prendendo la provinciale 330 tocchiamo la costa del primo lago.

Il Salda Golu e’ un particolarissimo lago con una spiaggia salina da cui deriva anche il nome.

Qui bisogna prestare molta attenzione alla strada che si sta percorrendo perché ci sono due possibilità. Dopo Yesilova costeggiano i laghi a nord resterete a livello delle spiagge, mentre se prendete la strada a sud salendo sull’altopiano potrete ammirare dei piccoli laghi e il più grande Yarisli Golu dall’alto. Raggiunta Burdur costeggiando la riva est dell’omonimo lago si prende la statale 650 in direzione sud, seguendo le indicazioni per Bucak. Un’interessantissima deviazione su questa strada e’ al WP ( 37 38,186 30 22,483 ) dove s’incrocia una bellissima strada di montagna che vi porterà a Sagalassos evitando la noiosa statale.

Questa strada a tratti con asfalto nuovo e a tratti con delle profonde rotture al manto stradale vi accompagnerà allo scollinamento del monte Akdag attraverso paesaggi molto suggestivi. Oltrepassata Camildere ci dirigiamo verso Isparta e poi Egirdir, dove decidiamo di passare la notte. Ci fermiamo in un albergo abbastanza carino in pieno centro, spendendo pochissimo e trovando delle persone cordialissime.

Una delle prerogative di quando viaggio in moto e’ che la notte questa dorma in un posto sicuro, solitamente quando mi chiedono di visionare la stanza chiedo prima di visionare la camera della moto. In Turchia sono sempre riuscito a parcheggiare la moto nelle Hall degli Hotel e in questo caso dato che l’ingresso era un po’ stretto delle persone, penso amici del proprietario dell’albergo si sono addirittura messe a misurare la larghezza dei miei cilindri per capire con che inclinazione dovevo far entrare la moto dalla porta finestra. Incredibile segno d’ospitalità.

17/08 Egirdir – Sulthanani – Aksaray – Nevsehir

 

Oggi decidiamo di percorrere delle strade alternative per raggiungere prima il lago di Beyshir e poi via Konia il caravanserraglio di Sulthanani.

Prendiamo subito la direzione di Agilkoy costeggiando il bellissimo lago di Egirdir . Nei pressi del WP ( 37 47,996 31 00,544 ) prendete assolutamente la piccola strada che vi porterà prima ad Aksu a Yakaasvar. Questa bellissima strada sale fino a circa 1800 Mt. sul livello del mare perdendosi tra verdi montagne e regalandomi finalmente la sensazione di essermi perso nel cuore del paese. La temperatura scende piacevolmente e il paesaggio ricco di vegetazione e di punti con una vista eccezionale varranno il tempo perso per la maggior distanza da percorrere.

Al WP ( 37 41,627 31 21,874 ) s’incrocia una strada che sulla carta dovrebbe essere maggiore, ma che invece e’ strettissima e tortuosa; insomma assolutamente come deve essere una strada da percorrere in moto. Questa cinquantina di chilometri che costeggiano il bellissimo paesaggio lagunare del lago di Beysehir, saranno uno dei migliori ricordi del viaggio. Raggiunta Beysehir si deve imboccare la statale 330 che vi porterà fino a Konya.

Konya vi si materializzerà davanti all’improvviso dopo un tornante dietro una collina. Konya sembra imperare sul lunghissimo e caldissimo altopiano che e’ attraversato da una strada rettilinea di circa 100 Km. Percorrendo questa strada ci troviamo al bel caravanserraglio di Sulthanani e poi dopo Aksaray a Nevsehir. Nevsehir e’ un’anonima citta’ in cui ammettiamo di aver fatto un errore a fermarci per la notte avendo le più interessanti Avanos, Goreme e Uchisar a portata di mano. Con l’esperienza s’insegna!

 

18/08 Nevsehir – Goreme

Non ci sono parole per descrivere la bellezza della Cappadocia. Ci vorrebbero le parole di un artista per descrivere la fiaba in cui ci si sente quando si mette piede in questi luoghi.

Qui entra in gioco il tempo, non sono sufficienti due giorni per perdersi in questa regione, ogni bivio sembra invogliarti ad essere imboccato, ogni sterrato meriterebbe di essere esplorato, ogni angolo nascosto meriterebbe un reportage fotografico.

Non vi sembrerà d’essere più sulla terra entrando in questo paradiso vulcanico. Attraversando Uchisar con il suo bellissimo castello scavato nel tufo o Goreme con il suo museo all’aperto e le sue accoglienti vie che si perdono tra i camini delle fate, vi renderete conto di essere in un posto unico al mondo. Seguendo il consiglio di un ragazzo Italiano trasferitosi in Turchia per lavoro, facciamo un po’ di fuoristrada nei pressi di Zelve. Raggiungiamo un luogo panoramico da dove si possono vedere dall’alto i più bei camini delle fate di tutta la zona; un paradiso d’immagini che ci resteranno impresse nella mente per lungo tempo. Passiamo la mattina a visitare il museo di Goreme e il castello di Uchisar e poi ci dirigiamo verso l’eccezionale paese di Mustafapasa.

La guida Lonely planet senza sbagliare, definisce Mustafapasa come la perla della Cappadocia. Questo e’ un piccolo paesino che sembra non curasi del tempo che passa, tutto e’ tranquillo e la serenità delle persone per la strada sembra una cura per lo stress dell’europeo medio.

Mustafapasa oltre ad essere un bellissimo paese grazie alla sia posizione si rivela un perfetto centro stella per le nostre peripezie in fuoristrada. Girovaghiamo tra le strade bianche in direzione Mazikoy e poi via Taskinpasa torniamo a Mustafapasa. Prendendo da Urgup la bella statale 767 al WP ( 38 35,961 34 59,515 ) seguendo le indicazioni per un sito archeologico prendiamo una bellissima strada bianca che si inerpica sulla montagna. Dopo qualche chilometro in cui affrontiamo anche la sabbia , attraverso i campi dell’altopiano, passando tra i sentieri tracciati dai trattori raggiungiamo Gulbayr. Al WP ( 38 26,784 35 08,354 ) si incontra la statale che ci riporterà a Urgrup. Passiamo la notte nella spettacolare Goreme, in una Guest’House. L’albergo e’ gestito del signor Kamal. Il prezzo e’ concretamente basso ma con un ottimo servizio e un’abbondante colazione. Il signor Kamal ci offre un te di benvenuto e ci presta cartine e un libro sulla Cappadocia da leggere. Come al solito l’ospitalità’ non manca. In questi posti generalmente i proprietari delle pensioni offrono anche la possibilità di cenare, noi preferiamo fare due passi e mangiare in un bellissimo ristornate la cui terrazza offre una vista indimenticabile dei camini delle fate illuminati da luci artificiali e dalla luna. Un sogno da cui non vi vorrete più svegliare.

19/08 Goreme – Akcakoca

 

Oggi ci aspetta un lungo trasferimento verso il mar Nero, c’e’ poco da fare non ci va’ proprio di abbandonare la Cappadocia, quindi ci regaliamo gli ultimi chilometri cercando qua e la degli spunti per fare delle foto che possano mantener vivo le emozioni provate una volta rientrati a casa.

Non ci vuole molto ad ogni curva ad ogni scollinamento non puoi che essere affascinato dal panorama che ti avvolge. Ahimè superata Avanos, dove riusciamo a praticare anche degli scalini con la moto pur di non scendere, il trasferimento fino ad Ankara e poi Akcakoca avviene abbastanza velocemente. Arrivati in uno dei luoghi più anonimi che ci siamo trovati ad incrociare fin ora, paghiamo la bellezza di 60 Lire per il pernottamento. Il mare però e’ piacevole e ci concediamo una bella cena di pesce e del vino.

20/08 Akcakoca – Istanbul

 

Seguiamo per quanto più ci e’ possibile la strada costiera, bisogna fare molta attenzione in quanto le deviazioni sono molte e spesso bisogna lasciare la strada principale per seguirne di più piccole.

La strada e’ in ogni caso piacevolissima e si fanno degli incontri particolari con gli animali d’allevamento del luogo.

Come da programma arriviamo ad Istanbul subito dopo pranzo. La citta’ ci accoglie in tutta la sua imponenza e tutta la sua fastosità. C’impieghiamo un po’ per imboccare il ponte sul Bosforo e raggiungere la zona centrale della citta’.

Certo che trovarsi in una citta’ ricca di storia come questa non può che metterti nell’ottica di avere a che fare con qualcosa che ha un carattere forte. Essendo a cavallo del Bosforo, il quale separa L’Europa dall’Asia, Istanbul rievoca con la sua sagoma forata da innumerevoli minareti, bazar caotici, la sua storia d’intrighi negli harem dei Sultani. La citta’ mostra subito quello che e’, caotica e povera nella periferia, ma tranquilla e fastosa in centro. Palazzi decorati e Moschee ricche d’ornamenti fanno sognare come doveva essere questo luogo quando si chiamava Costantinopoli.

Pernottiamo in un bellissimo albergo a Sulthanamet.

Non abbiamo molto tempo per visitare la citta’ quindi tra il pomeriggio e la mattina successiva visitiamo le moschee e il Palazzo Topkapi.

 

21/08 Istanbul – Altinoluk

 

Siamo decisamente sulla via del ritorno, per tornare verso Cesme dove ci aspetta il traghetto per Brindisi decidiamo di percorrere lo stretto dei Dardanelli. Bellissima la strada sterrata che s’incontra tra Yenikoy e Gazikoy.

Fin qui il paesaggio dello stretto e’ molto affascinante. Vedere un lembo di mare attraversato da grandi petroliere devo ammettere che e’ di un certo effetto.

La strada e’ a ridosso del mare e a parte il tratto sterrato che essendo un po’ in quota e’ più roccioso e’ vivo di colori.

A Gazikoy dove incrociamo una festa paesana, con gente che balla per la strada pranziamo nel locale di un simpaticissimo signore che alla nostra partenza insiste per darci una bottiglia d’acqua di scorta.

Il traghetto che attraversa lo stretto sì può prendere ogni trenta minuti, la traversata dura circa venti.

E’ sicuramente un pezzo di costa Turca che ricorderò con piacere, vale veramente la pena di attraversare questo tratto di terra.

22/08 Altinoluk – Cesme

 

Mancano pochi chilometri a Cesme , ce la prendiamo veramente con comodo.

Assolutamente da non perdere in questo tragitto la strada che s’imbocca al WP ( 39 21,029 26 47,759 ) , un tratto ben asfaltato di strada montana che ricorda le nostre strade alpine. Attraverso boschi interminabili e curve da capogiro si toccano i piccoli borghi nascosti di Demordere Kozak e per finire la famosissima Pergamon a due passi dalla rinomata cittadina archeologica di Bergama.

Presa decisamente la strada per Cesme abbiamo visitato la bella cittadina di Cesmealti. Questo e’ un luogo dove sorgono in un posto dove non me lo sarei mai aspettato delle ville da mille e una notte.

 

La fine ……

Il viaggio e’ finito, i ricordi sono molti e ancora troppi per poterne mettere a fuoco uno in particolare.

Ho la certezza di aver visitato un paese straordinario, che ti accoglie in modo semplice. La Turchia, mi e’ sembrato un paese a dispetto di quanto comunemente pensato, molto vicino ai nostri standard.

Torno come al solito con la voglia di ripartire subito e con la speranza di avere l’occasione di tornare in questo paese.

Gli incontri fatti durante il tragitto di ritorno portano sempre nuovi spunti per i prossimi viaggi, ed anche in questa occasione, incontrando persone in rientro dalla Siria e’ nato un nuovo progetto …..

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