Telefono satellitare Thuraya

February 10th, 2010

thuraya

Viaggiando soli e in zone remote trovo molto utile portare con me un telefono satellitare.
Da diversi anni utilizzo un Thuraya Hughes che trovo molto robusto.

Lo comprai usato su ebay e da allora non me ne separo più. Ormai è un modello un po’ datato, ma ho imparato ad usarlo e ad apprezzarne l’affidailità. E’ inoltre molto comodo perchè è possibile utilizzarlo con una normale SIM GSM e sfruttare il roaming del proprio operatore telefonico normalmente utilizzato in Italia.

Il telefono è anche utlizzabile come GPS, è quindi possibile caricare alcuni punti in memoria e sfruttarli per la navigazione; naturalmente è un sistema un po’ rozzo, ma sicuramente utile in caso d’emergenza.

L’Hughes infine c’è da dire che è un po’ ingombrante, ma niente a che vedere con i telefoni satellitari di una volta, inoltre i Satellitari Thuraya godono di antenne non molto lunghe, quindi le dimensioni generali seppur non tascabili sono interessanti ed adatte a noi motociclisti.th_82206_FOTO_SATELLITARE_THURAYA_122_212lo

Da un paio d’anni Thuraia ha aumentato la sua copertura ed oggi è possibile utilizzare la linea satellitare anche nei paesi del centro Asia.

Costruiamo un paracarter in carbonio per il DRZ

May 13th, 2009

Lucia è l’ispettore Gadget dei viaggiatori. Perchè? Ecco…

Se ti trovi nel mezzo del Deserto con una gomma bucata, le mani sporche di sabbia, il sudore che ti cola dal naso e il tuo organismo è sulla via della disidratazione sei sicuramente sull’orlo di avere le classiche allucinazioni.

Una di queste, ad esempio, potrebbe farti venire l’improvvisa voglia di cibi dal profumo caslingo: “Cavolo, mi ci vorrebbe proprio una bella fetta di torta di mele di stagione…“.  Ma lo sai che è colpa della fatica, della luce accecante, quindi non dai peso – ancora per poco – a questi stimoli cerebrali.

Lei, mentre ti sei già dimenticato del tuo strano pensiero, ti tira fuori dallo zaino una busta, dove c’è, guarda caso, la torta. Di mele. Saporita, profumata, appena tolta dal forno della nonna. Tu, dal basso del suolo, con attorno solo pezzi oleati di moto, non puoi far altro che guardarla allibito, quasi perplesso, guardi le sue borse e pensi? Ma dove cavolo se la mette tutta questa roba? Ma non puoi farti domande, per noi uomini è impossibile arrivare a certe risposte. Meglio mangiarsi la torta di mele!

Ma veniamo a noi, all’argomento del giorno. Lucia in cucina è il top. Con solo una cipolla, mezzo spicchio d’aglio e qualcuno del suoi intrugli Toscani è in grado di tirar fuori qualsiasi piatto, anche il cous-cous all’agnello e ceci. Incredibile.

Oggi Lucia ci mostra la sua ricetta, una torta salata servita su un carter di DRZ 400. Ehhm! Scusate, intendevo che Lucia ci mostra come autocostruirsi una protezione per carter utilizzando uno stampo fatto di pasta di sale. Ottima idea! Economica, veloce e pratica, vediamo come …

Ecco gli ingredienti che il nostro Chef Lucia ritiene necessari per la costruzione dello stampo: Farina, Sale, Acqua.

Ecco la preparazione dell’impasto, bisogna miscelare con cura gli ingredienti, evitando i grumi.

Quando abbiamo a disposizione la materia prima è il momento di iniziare la creazione dello stampo. Lucia ha operato con i carter montati direttamente sulla moto, naturalmente avendone la possibilità smontando i carter si riesce a fare il lavoro in maniera più comoda.

Ecco lo stampo preso sul carter lato frizione.

Ed ora, nella foto sopra il calco del carte di destra.

Fine della prima puntata … ( Il calco  )