Viaggio in Libia: I laghi dei mangiatori di vermi, i Daouada

I laghi sono parecchi ed alcuni hanno sempre l’acqua come Gabraoun, Mahfou, Oum el Ma e Mandara che sono poi quelli visibili in due giorni. Alcuni come Mahfou e Oum el Ma cambiano di colore con il passare delle ore, mentre il Gabraoun è salato (si può fare il bagno e stare perfettamente a galla anche se non sapete nuotare) e al lato sud c’è quello che resta di un villaggio dei Daouada su cui incombe una duna ripidissima. In questo lago c’è una specie di campeggio gestito da un’agenzia governativa con delle capanne (è meglio dormire un po’ distante vicino le dune per evitare le zanzare), e degli sci vecchi se volete provare l’ebbrezza di una discesa dalla duna più alta. Anche nei pressi del Mandara c’è un piccolo villaggio dei Daouada, anch’esso abbandonato, ma meglio conservato dell’altro. Nel nostro caso abbiamo fatto un giro circolare partendo dal campeggio di Tekerkiba (una duna difficile da superare all’inizio, che oggi sarà stata spianata dalle miriadi di mezzi che saranno passati da qui), quindi da Mandara direttamente per Gabraoun (una serie di cordoni di dune da superare in salita), poi Oum el Ma dopo una discesa ripida e ricongiungimento con il lago Mandara.

La traversata fino ad Idri

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