Sgasata di Foiano …

[image:4813:l:s=1]Sabato 31 Enrico e GasGas organizzano un’uscitona nelle loro zone. Impossibile mancare, nonostante il biglietto da visita di questo week-end sia immancabilmente firmato Maltempo. Sono le 13 di Venerdi’ quando scomodamente seduto alla scrivania dell’ufficio butto l’occhio alle previsioni del tempo. Cosa? Neve sull’appennino? E io sono ancora a Milano? Forse e’ meglio partire, per prendere la neve? per evitarla? dicidete voi …
La pioggia non mi molla per tutto il viaggio, seguo la teoria del mio amico Silvio che giustamente ogni volta che si torna sull’argomento commenta : “ Spendiamo centinaia di euro per le tute anti acqua che poi immancabilmente copriamo con scomode tute cerate, basta!! usiamolo come se deve st’abbigliamento tecnico.” .
Cosi’ decido di fare oggi, sono a 700 mt di quota sull’appennino quando un gelo al postriore mi fa capire d’aver fatto una cazzata … il mio abbigliamonto tecnico ne ha fatte di cotte e di crude, forse ha perso le sue proprieta’ impermeabili. Mancano pochi chilometri a Firenze, ormai l’acqua mi cola dai boxer fino ai piedi. Inutile fermarsi. E’ pure fredda … maremmaaaaaa di gorotexxxx!!!
Sabato mattina, sveglia alle 6. Finisco di strizzare l’abbigliamento tecnico e ci mettiamo in sella. Abbiamo appuntamento alle 8 a Panzano con Daniele e Alessandro. Il paese dista circa 50 minuti di moto da Firenze. Lucia sfortunatamente non potra’ essere dei nostri oggi, ma decide ugualmente di venire a salutare i ragazzi.
[image:4817:l:s=1]Il tempo sembra piu’ clemente di ieri, qualche raggio di sole prova a scaldare l’asfalto. So che la sensazione di fresco che mi accompagna in questa oretta di moto sara’ solamente un ricordo non’appena inizieremo i tratti di fuoristrada. Arrivati a Panzano ci scaldiamo con un caffe, salutiamo Lucia e in un battibaleno prendiamo le prime strade sterrate … sterrate? sarebbe meglio dire allagate, il fango la fa da padrone ovunque, i tratti sottobosco sono dei fantastici dipinti di colori. I ruscelli che gettano la loro acqua in mezzo alla traccia creano dei riflessi di luce indimenticabili. Le rocce illuminate dal sole vengono asciugate velocemente, mentre dove c’e’ l’ombra e’ meglio andare coi piedi di piombo. Percorriamo una sessantina di chilometri di fuoristrada prima di raggiungere il gruppo “organizzatore” a Foiano della Chiana. Inutile dire che le strade fantastiche percorse fino a quel momento sarebbero state sufficienti per sfamare la mia fame d’enduro. Ma sono le 11, il giro vero inizia ora. Guida GasGas, il un secondo coi panini in spalla siamo in un campo che non e’ fangoso’ e’ d’argilla fresca. Riesco a bloccare la ruota della SE in meno di 2 minuti, le Karoo anteriore e la Desert al posteriore fanno quello che possono, ma mi sembrano piangere sotto il peso della mia moto. Esco da questo tratto gia’ bello provato, e le braccia chiedono gia’ qualche etto di prosciutto crudo.
[image:4826:l:s=1]Ci lanciamo su un bello sterratone pieno di pozze e poi verso la montagna. Su e giu’ su sentieri rocciosi con panorami mozzafiato e all’imporvviso anche una bella salita in cui impegnare la tecnica di guida. Dopo quattro o cinque tornanti mi fermo, ok riparto. Mi rifermo, non va avanti … tocca spingere. La Desert mi parla, s’incazza e chiede clemenza, non e’ fatta per fare ste cose, ma forse neanche io, eppure sono li. Qundi, cazz di gomma vedi di fare il tuo sporco lavoro e spingi sta moto  su in cima. Nulla da fare, sara’ la compagnia della spinta a portare la gomma a monte.
Riprendiamo dei sentieri gia’ percorsi l’anno scorso, ma le condizioni sono decisamente diverse, la pioggia torrenziale dei giorni scorsi ha reso il fondo praticamente inesistente, i solchi dei trattori ci fanno capire che qui sono cazzi. Spingi, salta, frena, scatta e suda siamo in cima ad una collina dove finalmente ci rifocilliamo. Mangio avidamente il mio panozzo e mi bevo una redbull a canna. Mi sarei mangiato un bue intero, ma facevo fatica a portare il mio peso, figuriamoci con qualche bistecca in piu’ sulle spalle.
Sentiamo per telefono Antonio, e’ riuscito a liberarsi e gli diamo appuntamento nei pressi di Cortona. Attraversando delle pozze d’acqua degne della fossa dell’Elefantentreffen riprendiamo la strada per valle. Rieccoci a breve su una salita rocciosa coi controcazzi, la prendo deciso, ma non troppo, e’ quel poco che mancava sotto al mio piede a non fornirmi l’appoggio corretto e quindi la moto mi casca. Implacabile. Esce ancora benzina, mannaggia alla ktm, sono due settimane che aspetto il tappo del serbatoio e ancora non e’ arrivato. ( che scandalo ) Enrico mi aiuta a raddrizzarla, prima, seconda sono in cima. Mi fermo, vedo fumo dal radiatore, cazz’e’?? Penso a dell’acqua rimasta sotto al motore, con tutta quella che ho preso da sotto e da sopra ci stava. Faccio altri 50 metri e mi rifermo. No, non mi convince, analizzo bene e parte il bestemmione … ho rotto il radiatore, o meglio s’e’ rotto il collo del tappo del radiatore.
[image:4830:l:s=1]Arrivo a Monte e c’e’ Antonio, cavolo lo abbiamo fatto aspettare tutto il giorno e poi mi presento con la moto rotta. Mi dispiace molto per lui. Qui si vede la solidarieta’ degli enduristi e l’amicizia che lega questo gruppo. In un battibaleno Enrico e Pietro chiamano mezzo mondo, cercano il modo di farmi mettere la moto a posto. Per ora arriva la moglie di GasGas col fiorino dove carichiamo la moto per trasportarla a Foiano. La laviamo, la smontiamo, un preghiera e guardiamo il danno … il collo del tappo e’ ad incastro … ma cazz… non’e’ possibile … ma che cagata!!!! vabbe’ rimugginiamo un po’ sul da farsi e poi la soluzione. Siamo nella terra del vino … un bel tappo di sughero. Evvia!!!!
[image:4842:l:s=1]Il resto? Da Foiano a Firenze e da Firenze a Milano, sono arrivato da poco grazie al tappo di sughero che ha tenuto fino a casa. Ora la mia moto e’ in cantina col radiatore smontato … domani provero’ a farmelo risaldare  … il commento? Che giornata!!!! Mi sono divertito alla grande!!! mazza se so stanco!!!

Tutte le foto qui …. http://www.advrider.it/cpg143/thumbnails.php?album=44

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