NordKapp 2002

Chissa’ cosa dovevamo aver bevuto, quando a luglio ci e’ venuta l’idea di dirigerci verso NordKapp, aquistando due moto da battaglia spendendo il meno possibile e tentando di passare tutte le notti in tenda in campeggio libero, e perche’ no alla faccia di tutti i portasfiga che non ci avrebbero scommesso una lira riuscire anche nell’impresa.Ebbene si ce l’abbiamo fatta, le moto non ci hanno abbandonato e ci hanno regalato un tour che ci ha fatto attraversare posti magnifici affrontando solo qualche imprevisto, ma che in un viaggio come questo ci stanno, inoltre cosa che non mi sarei mai aspettato sui 15 giorni impiegati solo 2 sono stati di pioggia ( se cosi’ si puo’ definire una pioggerellina appena fastidiosa ), ed abbiamo trovato un clima che non e’ mai stato freddo come pensavamo, pur avendo deciso di partire a Settembre.

Partenza Venerdi’ 30/8 alle 14:00 circa, dopo un abbondante mangiata in un baretto qui a Milano …..

L’avvio del viaggio si fa subito difficile dopo 1 o 2 km percorsi quando arrivati a malapena in piazzale Lotto , in direzione autostrade, mi si spegne la moto con a causa di un abbondante perdita di benzina dal carburatore; quali siano state le cause di questo problema francamente lo ignoro, ma sta di fatto che non lo ho colto come un segno premonitore e dopo essermi rifatto la muscolatura della gamba per riaccendere il “trattore”

riparto un po’ piu’ sudato e con un filo in piu’ di paura che mi portero’

nel casco …..

L’idea per le prime tappe era quello di raggiungere in tempi brevi la Svezia dove sarebbe cominciato il vero viaggio , infatti dopo aver guidato fino all’una circa godendoci in un autogril il primo Wursterone del nostro TRIP, percorrendo l’autostrata tedesca A7 ci ritroviamo in centro alla Germania piu’ o meno all’altezza di Wurzburg.

Piantiamo la tenda in un prato di una bella area di servizio , dove sembrava esserci calma piatta, cosa dimostratasi alla mattina non vera dato che alle 05:00 sembrava di ritrovarsi difronte al circuito di Hokkeneim in piene prove Libere …….. ( Meglio cosi’ la mattina si sarebbe partiti volenti o nolenti presto !!! )

Sabato 31/8 partenza dall’autogrill alle 08:00 circa, per tentare di raggiungere, almeno il ponte tra Danimarca e Svezia.

Nulla da dire sull’autostrada Tedesca, che ci porta fino a Puttgarden dove prendiamo comodamente per la modica cifra di circa 27E il traghetto che ci portera’ in Danimarca a Rodby.

La Danimarca ci accoglie subito alla prima stazione di servizio con un pieno che dovendo pagare in Euro mi costera’ almeno il doppio di quanto mi sarebbe costato se avessi pagato in Corone, ma che ci volete fare io ho una schifosissima VISA Electron che qui fanno fatica a prendere e quindi subisco , mi godo il panorama , e riparto .

Per arrivare a Copenaghen , percorriamo l’autostrada E47 praticamente con il collo sempre girato a sinistra, godendoci un bellissimo tramonto durato non so quanto , ma vogliosi di raggiungere la Svezia decidiamo di lasciare la Danimarca attraversando lo stretto utilizzando il ponte fino a Malmo.

Percorriamo il ponte di notte , ripromettendoci pero’ di rifare al ritorno lo stesso tragitto di giorno, per goderci la vista del ponte.

Arrivati in Svezia e superato il casello per pagare il ponte ( 16E circa ) mangiamo qualcosa ad un MCDonald’s e piantiamo la tenda in un prato di una area di servizio, dove pero’ questa volta volete per la stanchezza o per la tranquillita’ dormiamo benissimo .

Domenica 1/9 Siamo in Svezia, prendiamo l’autostrada che in realta’ non abbiamo mai lasciato neanche per la notte e ci dirigiamo verso Stoccolma, che raggiungiamo nel primo pomeriggio , questo pezzo di tragitto penso lo dimentichero’ presto perche’ non presenta nessuna attrattiva particolare.

Finalmente pero’ dopo Stoccolma raggiungiamo la costa Svedese, che ci accompagnera’ fino in Finlandia, qui percorreremo molta strada ( la E4 ) circondati da alberi altissimi e fitti, e per la prima volta vediamo il famoso cartello di attenzione alla presenza di alci ( ora davvero comincio a sentirmi un po’ fuori casa ….. ) .

Ceniamo in un ristorantino sulla strada dove mi lancio su un buon Kebab condito con moltissime salse, e dopodiche pernottiamo qualche kilometro prima di Gavle in una delle tante aree di sosta svedesi che sono carine, ben attrezzate e sopratutto silenziose …..

Lunedi’ 2/9 ( Gavle->Skelleftea ) Ci lanciamo sulla strada che attraversa la foresta, intravedendo di tanto in tanto il mare, ci fermiamo piu’ volte addentrandoci in qualche sterrato a fotografare.

Questa notte la passiamo in una delle tante aree di servizio che si trovano sulla strada.

Martedi’ 3/9 ( Skelleftea->Tankaavara ) Oggi ci aspetta il circolo polare artico, percorriamo la strada che ci porta fino al confine con la Finlandia , dove il pesaggio comincia davvero a cambiare non ci sono piu’ alberi alti e fitti ma piu’ radi e non alti come prima.

Dopo aver pranzato a Rovaniemi ( Cittadina che un po’ mi ha deluso, mi aspettavo qualcosa di molto caratteristico , invece ci accoglie una cittadina moderna che fa da punto di arrivo per i turisti in visita alla citta’ di Babbo Natale. ) arriviamo al Napapiri Artic Circle.

Al circolo polare che per noi e’ considerata la seconda meta di riferimento del nostro viaggio, ci facciamo un bel po’di foto con tanto di moto ( Alle 17:00 qui non troviamo nessuno se non 1 o 2 persone che sembrano piu’

sperdute di noi, tante’ che le foto ce le facciamo tra di noi e spesso ricorriamo all’autoscatto ).

La casa di Babbo natale che io mi aspettavo piu’ o meno come una baracca messa sotto teca perche considerata la dimora dell’originale Santa Claus si rivela invece un centro commerciale di souvenir, comunque il fascino che evoca questo punto ci fa pensare solo alla soddisfazione di essere riusciti ad arrivare sin qui, e perdipu’ senza una goccia d’acqua sulle giacche.

Lasciamo il circolo polare per dirigerci naturalmente a Nord, e arrivati nei pressi di Tankaavara dove c’e’ una vecchia miniera d’oro, decidiamo di cenare in un locale che sembra essere un ritrovo tipo bandiera azzurra a Milano ( per chi lo conosce ) , stranissimo oltre che per i personaggi ( tutti oltre i 60 anni ) anche per il fatto che dopo aver viaggiato per due o tre ore senza incontrare anima viva e’ invece pieno.

Comunque a parte l’ambientazione mangiamo davvero bene e dato che dopo cena la stanchezza si fa sentire piazziamo la tenda in un boschetto poco lontano.

Mercoledi’ 4/9 ( Tankaavara->NordKapp )

Oggi ci dirigiamo verso Nordkapp, lasciando la Finlandia ed entrando in Norvegia.

La strada che conduce dalla Finlandia alla Norvegia e’ qualcosa di indescrivibile, io la ricordo come una striscia di asfalto che corre dritta in mezzo ad una steppa dai colori gialli/arancione e che segue dei dossi come se fossero gobbe di cammelli ….. sembra di essere sulle giostre, incredibile !!!!

Lasciamo la Finlandia davvero suggestionati ed entriamo in Norvegia; percorrendo la E6 che costeggia il fiordo che ci portera’ a NordKapp, ci rendiamo conto delle meraviglie a cui stiamo andiamo incontro; strisce di mare che sembrano fiumi fanno il verso a paesaggi montani dove le vallate sono state inondate dal mare.

Quando lasciamo la E6 e prendiamo la E69 il paesaggio cambia ancora bruscamente, qui non esite piu’ vegetazione, ormai c’e’ solo roccia e mare, sembra di essere oltre i 2000M ma siamo a due passi dal mare, un mare che sembra poter affilare una lama di coltello da quanto sembra gelido ed immobile. ( Siamo davvero a Nord …. non mi sembra vero ) Tutto d’un tratto forse anche presi dallo spettacolo che abbiamo attorno ci ritroviamo di fronte al tunnel sotto il mare che ci portera’ sul fiordo di NordKapp, lo imbocchiamo e all’uscita ci aspetta un bel casello dove paghiamo circa 15E Per entrare, ma fa niente ormai ci siamo entriamo ad Honningsvag per ritirare un po’ di corone norvegesi al bancomat, facciamo qualche foto e ci dirigiamo verso gli ultimi 30Km che ci separano da NordKapp.

Percorro l’ultimo tratto di strada con la bocca aperta, qui fa un freddo diverso da quello che mi aspettavo, ma il tutto e’ aumentato da un vento gelido che non e’ freanto piu’ da nulla , infatti quando si sale un po’ di quota attorno a noi non vediamo veramente niente se non i famosi muschi e licheni che fanno da padroni al paesaggio.

Ma eccoci arrivati alla fine brusca della strada sulla destra un cartello Blu con la scritta NordKapp, e davanti a noi un minicasello chiuso dove si sarebbe dovuto pagare per accedere al famoso mappamondo di ferro che troneggia sul NordKapp e al museo ( qui chiude tutto alle 17:00 e sono le 19:00 circa ) ci facciamo qualche foto davanti al cartello e poi con le moto passiamo dietro al casello , facciamo ancora un po’ di fuori strada e passiamo dietro al museo e davanti a noi compare il mappamondo, e dietro ….. Nulla solo il mare che porta al polonord…. ancora una volta ci colpiscono sensazioni incredibili.

Il vento molto forte dopo aver fatto un bel po’ di foto con tanto di moto sotto il mappamondo ci fa tornare indietro, per trovare un posto dove dormire, questa notte avevamo pensato ad una hittye ( uno chalet con tanto di cucina e dotato di letti a castello da usare con sacchi a pelo ), tornando da NordKapp c’e’ un campeggio, dove chiediamo al propietario quanto costa una notte , ci spara in un modo abbastanza scortese 300 Corone e ci propone solo dopo aver capito che altrimenti ce ne saremmo andati qualcosa di “rimediato da mangiare” per altre 60 corone a testa …. Sta di fatto che ce ne andiamo , e a 5 km da Honnigsvag dove il mare forma una specie di lago , troviamo la spendida Hittye del signor Hole, raggiungibile solo attraverso un camminatoio in legno perche’ situata su un isolotto ( chi di voi e’

passato per questi posti se la ricordera’ di sicuro ).

Questa fantastica persona che mi fa venire in mente il signor Santiago de “Il vecchio e il Mare” ci offre la sua Hittye con tanto di sauna a 200 corone , la prendiamo al volo, e dopo essere andati a mangiare in paese ce ne andiamo a dormire.

Giovedi’ 6/9 ( NordKapp->Kafjordbotn )

Questa mattina dopo aver pernottato nella spendida Hittye del signor Hole e firmato il suo guestbook , ci aspetta la giornata piu’ ventosa che mi ricordi di aver mai vissuto, il solo attraversare il camminatoio in legno che ci separa dalle moto e’ un operazione davvero difficile.

Dato che il vento non ci permette di ritornare al NordKapp come avevamo programmato, decidiamo di riprendere la strada del ritorno, fermandoci comunque ad ogni curva per immortalare il panorama.

Appena lasciato il fiordo di NordKapp comincia a piovere, ci dobbiamo mettere per la prima volta le cerate , che finora avevamo indossato solo la sera prima a causa di una pioggerellina da niente.

La strada qui e’in parte la stessa seguita ieri, finche’ non la abbandoniamo riprendendo la E6 per raggiungere la costa sul mar di Norvegia, che per la prima volta ci presenta lo spettacolo dei fiordi Norvegesi, cime di montagne innevate che spuntano dall’acqua , nonche’ numerosi ghiacciai perenni.

Venerdi’ 7/9 ( Kafjordbotn->Bodo )

Oggi ci aspettano le isole Lofoten , percorriamo la E6 fino a Bjerkvik, dove la abbandoniamo per un po’ prendendo la E10.

Questa deviazione ci fa percorrere una strada con dei paesaggi veramente fantastici, e una volta arrivati a Fikeboll grazie ad uno dei soliti traghetti si apre un paesaggio ancora una volta diverso.

Dato che dobbiamo arrivare fino a Stamsund per prendere un traghetto che durante la notte ci riportera’ a Bodo ed abbiamo un po’ di tempo ci fermiamo molte volte durante la strada per ammirare il panorama.

Abbandoniamo la strada principale per arrivare a Stamsund piu’ o meno a Kongsjorda dove prendiamo una stradina che costeggia il mare larga a malapena per una macchina , ma che permette di ammirare lo spettacolo offerto dalla bassa marea che fa affiorare in superficie migliaia di roccie e sabbia creando un paesaggio indimenticabile.

La nave per Bodo parte alle 21.00 e arriviamo a Stamsund alle 19.00 giusto in tempo per una bella mangiata.

Stamsund paesino ci offre solamente un Fast Food dove veniamo derubati di circa 40E per un hamburger e un kebap davvero terribile.

Arriviamo a Bodo all’una di notte circa, dopo aver dormito per un paio d’ore sulla nave cerchiamo un posto appena fuori Bodo per piazzare la tenda ( Sotto l’insegna luminosa di una stazione di servizio )

Sabato 8/9 ( Bodo->Trondheim )

Oggi abbandoniamo un po’ la costa per affrontare la strada che ci portera’ a Trondheim, questo tratto di strada sale sulle montagne Norvegesi dove a 900mt s.l.m attraversiamo il circolo polare artico dal lato Norvegese.

Qui le sensazioni offerte dalla linea immaginaria sono totalmente diverse da quelle provate in Finlandia, qui data l’altezza fa davvero freddo ed inoltre non ci sono a parte un bar attrazzioni turistiche, solo un mappamondo su un promontorio e una distesa di pietre impilate in maniera fittissima tanto da non permettere di camminarvi attraverso.

Qui mentre il mio compare di viaggio rabbocca il serbatoio con la tanica di benzina che abbiamo al seguito faccio qualche foto per ricordarmi per sempre di questo posto che sembra veramente ai confini dell’universo conosciuto dall’uomo ….. ( sicuramente esagerato , ma che ci volete fare mi sono sentito cosi’ ).

Domenica 9/9 ( Trondheim->Volda )

Da Trondheim prendiamo la E39 per arrivare fino ad Andalsnes dove ci aspetta l’inizio del sentiero dei troll.

Il sentiero dei troll e’ una strada ( segnalata con dei cartelli di attenzione ai Troll ) che si inerpica sul trolltindane attraverso una serie di tornanti che passano a fianco di bellissime cascate.

Arrivati in cima ci aspettano delle mucche al pascolo sul precipizio e una camminata che ci portera’ in un punto panoramico, da dove si puo’ ammirare la vallata e la strada che ci ha condotto sin qui.

Cosa incredibile la temperatura, qui siamo costretti a notro malinquore

:-) ))) ad abbandonare giacche e dolcevita per sfoggiare una bellissima maniche corte…..

Una volta attraversato il valico, andiamo a riprendere la costa, per fare ancora una scorpacciata di panorami sui fiordi, e di specchi d’acqua immobile solo di tanto in tanto spezzata da qualche barca.

Lunedi’ 10/9 ( Volda->Bergen )

Arriviamo a Bergen nel pomeriggio, e qui ci concediamo un bel giro nel centro di questa bellissima e caratteristica cittadina, che merita sicuramente una visita approfondita.

Qui facciamo anche conoscienza con un Finlandese che ci chiede insistentemente “But what are you doing here !!!! “, ribadendoci piu’ volte che questo e’ uno dei posti piu’ cari della Norvegia, e che ci conviene andarcene se non vogliamo regalare il nostro conto in banca a qualche venditore di salmone …..

Chiaramente non diamo retta al “Pazzo” e dopo aver fatto qualche aquisto di souvenir e facciamo merenda con un panino col salmone affumicato seduti sul molo.

Dopo questa bella merendina ci sentiamo pronti per andare a cercare un posto per la notte fuori Bergen.

Martedi’ 11/9 ( Bergen->Svinesund )

Oggi passando per Oslo abbandoneremo la Norvegia e i fiordi, per raggiungere il confine con la Svezia.

La strada che attravesa diverse vallate e’ ancora una volta spettacolare, percorriamo anche in successione un tunnel da 11Km e uno da 24,5Km e cosa incredibile senza pagare nessun biglietto.

Il tunnel da 24.5Km ce lo ricorderemo oltre che per la lunghezza anche per la cosa assurda che ci e’ capitata nel bel mezzo …. la catena dell’XT di Bruno per la seconda volta ha deciso di non voler stare al suo posto, costringendoci ad un intervento circa al 12Km .

Pazienza mettiamo in qualche modo su la catena ( non abbiamo la chiave da 24 che serve per bloccare il mozzo ruota , dato che yamaha e gli attrezzi che ci siamo portati dietro prevedono solo la chiave da 22 per la regolazione della tensione ) e all’uscita ringraziamo un contadino che ci “offre” la chiave per serrare nella maniera adeguata la catena.

Cosa ancora piu’ incredibile e’ che dopo aver serrato la catena di Bruno dopo 10, 20 Km mi abbandona il tachimetro, e dato che quello del mio socio e’ rotto da 5Km dopo la partenza siamo senza la possibilita’ di controllare il kilometraggio per i rifornimenti , ma pazienza tanto useremo i cartelli stradali.

Arrivati in Svezia vorremmo concederci per una volta un campeggio regolare e non una piazzola rubata da qualche parte, ma anche per stavolta non se ne fa niente, anzi piazziamo la tenda dietro ad un supermaket, dove c’e’ un terreno in cui sembra che stiano anche facendo dei lavori.

Mercoledi’ 12/9 ( Svinesund->Helsinborg ) Incredibile, questa mattina ci svegliamo e non siamo stati portati via da una scavatrice, ci mettiamo in viaggio dopo il solito controllo e rabbocco olio, dove scopro che sono veramente a zero.

Ho una perdita dal blocco del contagiri da quando siamo partiti, ma ne ho sempre aggiunto non piu’ di 1,5 etti ogni 700, 800Km, aggiungo l’olio mancante e mi riprometto di controllarlo nuovamente durante la giornata.

Percorriamo la Svezia piu’ che altro ricordando la Norvegia, e arrivati a Goteborg, dato che la catena di Bruno e’ arrivata al limite delle regolazioni per la tensione, la facciamo sostituire in un centro Yamaha, e qui trovo anche la guarnizione per la mia Tenere’ che perde olio e mi metto al sicuro da spiacevoli conseguenze.

La sfortuna sembra inseguirci quando ci accorgiamo che a non abbiamo piu’

soldi e nel tentativo di prelevarne al Bancomat, ci becchiamo dei bei 2 di picche a causa ( lo scopriremo dopo ) del raggiungimento della soglia prelevabile all’estero ( CAZZ !!! ma quanto ci e’ costata sta Norvegia ).

In queste condizioni ci dobbiamo affidare alla mia carta di credito Electron ( Che mi riprometto di cambiare al piu’ presto) per sperare di arrivae fino a casa.

Giovedi’ 13/9 ( Helsinborg->Hannover )

Oggi ci aspettano il ponte di Malmo e il traghetto per la Germania , superiamo il primo riuscendo a pagare con la mia carta e il secondo nella stessa maniera, una volta in germania mi sento gia’ un po’ piu’ a casa.

Ad ogni stazione di servizio ci fermiamo per chiedere se accettano la CC Electron e fortunatamente qui in Germania le cose vanno decisamente meglio che in Norvegia e Svezia.

Venerdi’ 14/9 ( Hannover->Vaduz )

Tutto sembra andare per il meglio , abbiamo la benzina, il tempo e’

bellissimo, abbiamo dormito da dio, mi sembra di essere in un limbo spensierato, ma tutto si interrompe bruscamente quando ad un certo punto sui 110Km/h ( la mia velocita’ di crociera immaginaria dato che il tachimetro non funziona ) ho come la sensazione di aver forato … Penso subito CAZZZ che sfiga ma quando prima di fermarmi do uno sguardo allo specchietto destro e vedo uno dei miei bauletti che vaga incontrollato in mezzo all’autostrada vedendo il camion che gli arriva da dietro penso gia’ alla schiacciata di vestiti decorata da un bel copertone da TIR.

Non so quale sia la forza che ha trascinato il bauletto sulla corsia d’emegenza, e quando finalmente mi fermo pensando al bauletto al sicuro e al fatto che nessuno c’e’ finito sopra magari anche causando qualche danno a qualcosa o a qualcuno, mi viene quasi da ridere !!!!!

Sono partito con due bauletti laterali, e quindi essendosi rotto uno dei supporti devo mettere necessariamente il bauletto in posizione centrale e caricarmi cio’ che avevo prima in qualla posizione dietro la schiena sul sedile.

Effettuate le modifiche all’assetto della moto ripartiamo , arrivando tranquilli tranquilli in Svizzera, dove ci fermiamo a dormire in uno dei luoghi piu’ di basso livello di tutto il viaggio , infatti mettiamo la tenda dietro un camion di cui l’autista Inglese gentilemente colto da una vena di pieta’ per noi ci ha proposto il rimorchio vuoto come posto per dormire, ma non accettiamo per stacanovismo e piazziamo la tenda sul prato subito dietro l’autogril.

La mattina presto la vicinanza dell’autostrada ci fa ricordare la prima notte in Germania, ma ci ricordiamo che e’ l’ultima notte in tenda e riusciamo anche a dormicchiare fino alle 8 del mattino.

Sabato 15/9 ( Vaduz->Milano )

Wow siamo in svizzera e senza nessuna voglia di arrivare a casa senza esserci sparati qualche passo , abbiamo l’imbarazzo della scelta, ma decidiamo di arrivare per pranzo allo Stelvio per poter mangiare una bella salsiccia dal notro amico Richard che e’ il propietario di uno dei due chioschetti sul valico, passando quindi per Furon, e Umbrail.

Appena passato l’Umbrail entriamo in Italia, e ci facciamo le dovute foto sotto il cartello ITALIA , tralasciando quelle del valico che abbiamo gia’

fatto con le altre moto.

La volete sapere la cosa bella non abbiamo ancora prelevato Euro, ma sapendo che sullo Stelvio c’e’ anche la banca non ci preoccupiamo dei soldi, non vi dico la sorpresa di trovare il bancomat chiuso e di dover riununciare al panino per mancanza di soldi e dover andare al ristorante dove possiamo pagare col bancomat.

Devo essere sincero abbiamo speso circa 20E a testa, e mangiato bene, ma mi rimane ancora l’aquolina in bocca per la salsiccia di Richard che non sono riuscito a mangiare. ( una scusa in piu’ per tornare !!! ) Il viaggio sta per finire, lo vorremmo far durare all’infinito allunghiamo ancora facendo il passo Gavia, e una volta a Sondrio, quando ci fermiamo per toglierci l’imbottitura della giacca per il caldo ci accorgiamo che invece e’ finita, infatti dopo questa sosta ci ritroviamo in pizzeria a Milano per chiudere il tour dopo piu’ di 9000Km percorsi e tanta voglia di ricominciare un altro viaggio.

Alla prossima !!!!

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