E’ arrivato il KTM

Non mi sembra nemmeno possibile, fino a qualche settimana fa non avrei mai pensato di aver il coraggio di abbandonare il mio GS per un’altra moto. [image:300:i] No, il solo pensiero mi arrecava dolore, oltretutto non vedevo in circolazione un mezzo che potesse neanche lontanamente poter sostituire il mio ammasso di ghisa preferito. Un mezzo che mi ha accompagnato in mille avventure per quasi 90.000 Km [image:468:i] Ebbene un giorno mi alzo con un pensiero strano, con una voglia di andar a fare una visita ad un concessionario KTM per vedere dal vivo la moto di cui avevo letto la sera prima su una rivista. volevo andare a vedere dal vivo la superenduro. Con fare scherzoso e chiaramente poco intenzionato all’acquisto mi dirigo in un posto dove senza far nomi una moto l’avrei solo guardata ma mai comprata, ma udite udite sta moto sembra un pezzo raro si fa faica a trovare qualcuno che ce l’abbia in casa da farti vedere quindi mi tocca andar in quel postaccio.
Entro nel mondo arancione sprezzante del pericolo che stavo affrontando e inconscio di cio’ che mi aspettava. Parcheggio il GS proprio di fronte alla vetrina, come se uno sguardo di sfida si dovesse porre tra il mio GS e quelle KTM li …. Be’ l’accoglienza nel negozio lascia chiaramente a desiderare, ma questo centra poco col marchio. In un angolo mi pare di vedere cio’ che cerco, mi avvicino e la vedo. Ecco, come spiegare l’amore a prima vista? Ero cotto. [image:1497:i]
Passano due settimane e ho firmato un contratto per l’acquisto della mia nuova KTM presso un concessionario di Firenze.

[image:1383:i] Arriva il grande giorno, il 29 Settembre, arrivo da Valter con il batticuore, ho fatto dodici ore di training autogeno tentando di convincermi che non sono il Gio’ Sala della situazione ne tantomeno il Christian Pfeiffer della giornata, be’ eccoci, parcheggiata nel negozio scorgo la targa della mia moto. [image:1287:i] Prima ancora di farmela tirar fuori chiedo in prestito lo spogliatoio del negozio e tiro fuori dalla borsa tutto il mio abbigliamento da Enduro. No, no, non voglio fare lo smanettone che si deve vestire di tutto punto solo perche ritira la moto nuova, e’ che il programma prevede ritiro moto alle 18 e alle 19 partenza per l’isola d’elba, dove spero di provare la moto nel suo habitat naturale, il fuoristrada.
[image:1380:i] Ed eccoci al primo avviamento, mezzo giro di chiave e il motore comincia a frullare, non fa tanto rumore, sembra che la moto voglia nascondere a chi non puo’ salire sopra le doti del motore. Emozionato faccio il primo giro dell’isolato, i comandi sono al posti giusto, le marce entrano che e’ un piacere il baricentro talmente perfetto che l’altezza della moto non e’ nenanche un problema. Tra l’altro grazie ad Andrea sono riuscito a farmi abbassare la sella di circa tre cm da un artigiano che ha fatto un lavoro eccezionale. Presa l’autostrada arriviamo all’Elba intorno alle 22, non resta che cenare ed aspettare la mattina per provare come si deve la moto.
In men che non si dica siamo con le ruote sullo sterrato, [image:1403:i] incredibile il peso della moto sembra scomparire, questa si guida veramente come un’enduro leggera, le reazioni della forcella sono le stesse ed eventuali sbilanciamenti vanno ripresi con un minimo di forza. Il motore ha un’erogazione dolce che non mi mette in crisi nonostante i cento cavalli da gestire. Mentre prendo confidenza con la moto continuo a tentare di mettermi in testa di andar piano. [image:1405:i] Rispetto al GS con questa moto sembra tutto piu’ facile, ma devo tentare di ricordarmi che non sono un’esperto e quindi meglio restare con i piedi per terra e divertirsi per gradi. Come immaginavo tempo un paio d’ore e sto percorrendo una pietraia in discesa che col GS non mi sarei mai sognato di discendere. Metto le ruote tra un canale dove i cilindroni avrebbero sicuramente cozzato e massimo della libidine e’ un tratto in salita con dei canali di scolo che formano dei veri e propri salti. [image:1412:i] Non posso resistere all’emozione di ripetere questo tratto diverse volte, tentando di far saltare la moto il piu’ in alto possibile. Penso che non avro’ saltato piu’di venti centimetri, ma la soddisfazione’e talmente elevata che mi pare di aver fatto un salto di 3 metri. [image:1500:i]

 

Leave a Reply

You must be logged in to post a comment.