Bulgaria: Documenti e procedure per l’ingresso al paese

August 4th, 2009

Passaporto o carta d’Identità valida per l’espatrio: necessari
Le Autorità bulgare hanno decretato che i cittadini dei Paesi membri dell’Unione Europea, dei Paesi dello Spazio Economico Europeo nonché della Federazione Svizzera, possono transitare e permanere in Bulgaria fino ad un massimo di 90 giorni all’interno di un semestre, con la sola Carta d’Identità valida per l’espatrio ( o passaporto ).

Formalità valutarie e doganali: l’importazione di valuta da parte degli stranieri è libera e senza alcuna formalità per importi inferiori agli 8.000 nuovi leva (BGN) ovvero 4.090 euro circa. Importi superiori a tale limite devono essere dichiarati alle autorità doganali sia all’ingresso che all’uscita dal Paese. L’esportazione di somme superiori ad un controvalore di 25.000 leva devono ottenere una specifica autorizzazione della Banca Nazionale Bulgara.
Il cambio è libero e può essere facilmente effettuato anche presso i numerosi uffici cambio autorizzati. Si raccomanda, tuttavia, di diffidare di eventuali offerte di cambio vantaggiose che vengono proposte per strada nei pressi delle maggiori zone turistiche. La nuova valuta è stata introdotta dal 1° luglio 1999, con lo stesso nome della precedente, ‘LEV’, ma con un valore unitario pari a mille ‘vecchi’ Leva. 

Patente
Italiana riconosciuta – consigliata la traduzione in bulgaro.

Assicurazione auto
E’ sufficiente l’assicurazione italiana

 

Delega a condurre:
Si ricorda a chi guida all’estero un’auto non propria che è consigliabile avere una delega a condurre del proprietario con firma autenticata presso un notaio

Vignette
All’arrivo in Bulgaria i conducenti di veicoli a motore devono acquistare una “vignette” per poter guidare sulle strade bulgare. Questa “vignette” è disponibile alle frontiere, negli uffici dell’UAB, alle stazioni di servizio sulle strade principali, nelle grandi città e nelle agenzie della banca DZI.
Tariffe in euro per vetture e minibus sino a 8 posti:
1 settimana: euro 5
1 mese:        euro 13
1 anno          euro 34
per veicoli commerciali a 2 assi:
1 settimana: euro 33
1 mese :       euro 87
1 anno:         euro 256
per veicoli commerciali a più di 2 assi:
1 settimana: euro 56
1 mese:        euro 153
1 anno:         euro 485

 

 

Bulgaria: Monti Rodopi

August 2nd, 2009

Monti Rodopi (in bulgaro: Родопи, Rodopi, di solito accompagnati da un articolo definito posposto: Родопите, Rodopite, a volte chiamati Родопа, Rodopa o Родопа планина, Rodopa planina; in greco: Ροδόπη, Rodopi, “aspetto rosso”) sono una catena montuosa nell’Europa meridionale, compresa per più dell’83% nell’area della Bulgaria meridionale e per il resto in Grecia. La cima più alta della catena, Golyam Perelik (2.191 m s.l.m.), è la settima vetta più alta della Bulgaria. La regione è particolarmente importante e nota per le aree carsiche presenti, con le loro profonde gole solcate da torrenti, ampie caverne e particolari forme di scultura naturale, come quelle della gola di Trigrad.

Geografia e clima

I Rodopi coprono un’area di più di 14.737 km², dei quali 12.233 km² sono in Bulgaria. Le montagne della catena si estendono per una lunghezza di circa 220 km in direzione ovest-est, mentre occupano un’area di larga circa 100-120 km in direzione nord-sud, con un’altitudine media di 785 m s.l.m. Le autorità hanno istituito ben 15 riserve naturali nella regione dei Monti Rodopi, alcune delle quali sotto la protezione dell’UNESCO. Sono presenti numerosi sorgenti d’acqua minerale, le più famose delle quali sono Velingrad e Narechen.

Rodopi occidentali

I Rodopi occidentali rappresentano l’area montana più estesa (66% del gruppo montuoso) e presentano le montagne più alte, dotate di maggiore infrastrutture e maggiormente visitate della catena. Le vette più alte e maggiormente conosciute sono comprese in questa regione, che vanta più di dieci cime superiori ai 2.000 m s.l.m. La più alta è il Golyam Perelik (2.191 m). Tra le altre vette più famose, si possono ricordare: Shirokolashki Snezhnik (2,188 m), Golyam Persenik (2.091 m), Batashki Snezhnik (2.082 m), Turla (1.800 m).

Alcune delle gole più profonde dei Rodopi si trovano nell’area occidentale. In particolare in quest’area va segnalato il fenomeno roccioso chiamato Chudnite Mostove (gli Splendidi Ponti). Alcune fra le maggiori aree lacustri sono i laghi Chaira e gli specchi d’acqua formati dalle dighe Dospat, Batak, Shiroka Polyana, Golyam Beglik e Toshkov Chark.

La città bulgara di Batak è inoltre situata in questa zona, come del resto i frequentati luoghi di villeggiatura di Smolyan, Velingrad, Devin, Chepelare, la stazione turistica invernale di Pamporovo, il monastero cristiano ortodosso di Bachkovo, le rovine delle fortezze della dinastia Asen, le grotte Dyavolskoto Garlo, Yagodinska e molte altre. Il villaggio più alto dell’intera Bulgaria, Manastir (sorto ad un’altezza di più di 1.500 m), è raggruppato ai piedi di cima Prespa. Una serie di aree protette per la conservazione di architetture naturali, come Shiroka Laka, Kovachevitsa, Momchilovtsi e Kosovo sono inoltre situate nella zona.

Rodopi orientali

I rilievi dei Rodopi orientali, molto più bassi, sono sparsi in un territorio che comprende il 34% della catena montuosa.

Le grandi dighe artificiali Kardzhali e Studen Kladenets si trovano in questa zona delle montagne. La regione è ricca in sorgenti termali minerali. Le acque attorno a Dzhebel godono di fama nazionale come acque curative per diverse malattie e indisposizioni. Belite Brezi è un importante centro curativo per le malattie respiratorie e altre affezioni.

Le maggiori città dell’area sono Haskovo e Kardzhali, seguite dalle più piccole Momchilgrad, Krumovgrad, Zlatograd e Kirkovo. I Rodopi orientali, essendo significativamente più bassi, sono più popolati di quelli occidentali.

Rodopi meridionali

I Rodopi meridionali sono la parte della catena montuosa situata in Grecia. La prefettura dei Rodopi, nella parte settentrionale del Paese, prende il nome della catena montuosa.

Clima

i Monti Rodopi innevati, con al sud l’isola di Taso, di fronte al delta del fiume Néstos. Nota: l’immagine è ruotata di 90 gradi a sinistra

La posizione dei Rodopi, localizzati nella parte sudorientale della Penisola Balcanica, fa in modo che i monti subiscano l’influenza sia dell’aria fredda proveniente da nord sia della brezza più calda proveniente dal vicino Mar Mediterraneo.

La temperatura media annuale sui Rodopi orientali è di circa 12–13° C, la massima quantità di precipitazioni è in dicembre, la minima in agosto. Nei Rodopi occidentali le temperature variano tra i 5° e i 9 °C e le precipitazioni più rilevanti sono nel periodo estivo.

Il clima piacevole e relativamente temperato, unito ad altri fattori, facilita lo sviluppo di stazioni e attività turistiche. La località invernale di Pamporovo, dove un particolare microclima permette la caduta di massicce nevicate invernali che si prolungano per un lungo periodo, ne è un eccellente esempio.

Temperature di −15 °C sono comunque comuni nel periodo invernale, e per questo i Rodopi sono il luogo più meridionale nei Balcani dove sono diffuse specie come l’abete rosso (Picea abies) e la betulla d’argento (Betula pendula).

Popolazione

I Monti Rodopi sono abitati da popolazione sparsa e non particolarmente numerosa. Essi rappresentano un’area di diversità etnica e religiosa da secoli. Oltre ai Bulgari e ai Greci, cristiani ortodossi, i monti divennero il luogo dell’insediamento di alcune comunità musulmane, inclusi i Bulgari musulmani, chiamati localmente Pomacchi (помаци, Pomaci), presenti in particolare nei Rodopi occidentali, mentre i Turchi di Bulgaria si sono stabiliti in maggioranza nelle aree orientali. Le montagne sono inoltre una delle regioni frequentate dai Karakachani (Каракачани), una popolazione nomade di religione cristiano-ortodossa e di origine incerta, che tradizionalmente erra tra la Tracia settentrionale e il Mare Egeo.

Mitologia

I Rodopi sono considerati molto spesso il luogo mitologico di nascita del leggendario cantante e suonatore di lira Orfeo e della moglie Euridice. In aggiunta, sono presenti siti archeologici relativi al culto di Dionisio, che si estendono in gran parte della regione; importante in particolare il sito dell’antica città tracia di Perperikon.

Secondo la mitologia greca, la coppia formata dalla regina Rhodope di Tracia e del re Haemus si dimostrò particolarmente vanitosa e sdegnosa e per questo venne punita da Zeus ed Era, che decisero di trasformarli nella catena dei Rod