Unimog Expedition Camper

Girando in rete alla ricerca di informazioni sugli Unimog è facile imbattersi nelle pagine di grandi viaggiatori che hanno trasformato il loro MOG in un inarrestabile mezzo per spedizioni estreme a lungo raggio. Si parla tipicamente di mezzi spartani, ma non è impossibile trovare chi ha reso il MOG un salotto a quattro ruote motrici. Naturalmente a seconda della preparazione la spesa per l’acquisto di uno di questi mezzi può raggiungere cifre con molti zeri.

Io sono particolarmente affascinato dai veicoli più vecchi, hanno un’aspetto simpatico e, non essendo imponenti come i modelli più recenti, sembrano rimanere molto maneggevoli. Il loro fascino è dato in particolar modo dal muso arrotondato e dolce, ben differente dalle linee squadrate delle ultime versioni. Questi sono i modelli 404 e 416 degli anni settanta, mezzi inarrestabili dalla meccanica semplice e assolutamente affidabile.

 Tuttavia guardando l’aspetto pratico ritengo i modelli di penultima generazione come Kamillo ( 1300L ) più adatti a viaggi a lungo raggio. Questi sono meno assetati di benzina e sopratutto motorizzati diesel. Per quanto riguarda queste versioni, vengono adibiti a camper praticamente tutti i modelli con passo lungo. Questi sono denominati da una L dopo il numero di modello.

Ad esempio il nostro Kamillo è un Unimog 1300L e quindi il suo passo è 3250 mm. Esistono anche le versioni più lunghe, in queste alla L segue un numero a due cifre, ad esempio 1550L/37  ciò vuol dire che il passo è 3700 mm ( chiamiamo queste versioni extra-lunghe ).

E’ possibile imbattersi in alcuni casi nelle immagini dei MOG a doppia cabina che consentono il viaggio a più di due persone.

 Questi solitamente hanno una cellula posteriore meno capiente, e quindi io non li ritengo molto interessanti come veicoli da spedizione.  

Nel 1550L rosso che mostro nella foto qui a fianco la cellula abitativa è invece di lunghezza simile a quella utilizzata nei modelli a cabina singola, questo va a discapito delle dimensioni totali del veicolo.

Non è escluso trovare modelli di questi Unimog preparati come il 1300 della foto qui sotto, che prevede una tetto estensibile in cui è stato montato un letto.

Questo fa si che le dimensioni totali siano sempre più o meno le stesse e quando il tetto viene chiuso il veicolo rimane di dimensioni “umane”.

I veicoli a passo extra-lungo, oltre ad avere la possibilità di disporre di cellule abitative più capienti o di avere maggiore spazio per riporre materiali come ricambi o o attrezzature da campeggio, possono essere dotati di un maggior numero di serbatoi; questo è naturalmente molto importante per le spedizioni che prevedono lunghe tratte prive di rifornimenti. Ricordiamoci che questi mezzi non dovranno trasportare solamente carburante, ma avranno con loro qualche centinaia di litri d’ acqua, e questo significa altro spazio.

Il MOG qui a destra, un 1550L preparato dalla ditta UNICAT ( non parliamo del costo perchè fa spavento ) monta ad esempio quattro serbatoi laterali per una capacitù totale di circa 550 litri. Questo è possibile per via del passo del camion che in questo caso è di 3700 mm. Guardando le specifiche del praparatore è poi possibile vedere che l’Unimog in questione è dotato di 350 litri di serbatoi per l’acqua potabile.

I modelli con passo da 3250 mm non consentono la stessa configurazione, ma possono comunque disporre di una grossa quantità di carburante installando dei serbatoi singoli che occupino tutto lo spazio disponibile. Nel bellissimo Unimog 1300L che vi mostro qui a fianco è installato il solo serbatoio destro originale della capacità di 160 litri. Questa è la stessa configurazione che si trova negli unimog di derivazione militare come il nostro Kamillo.

Dovendo spostare la ruota di scorta, o comunque dovendone aggiungere una per maggiore sicurezza, i preparatori di mezzi dedicati alle spedizioni si sbizzarriscono molto.

Si trovano ruote installate sul tetto della cellula, sulla cabina, e sopratutto dietro. Spostare la ruota di scorta, che orginariamente è montata sulla sinistra sotto al telaio, rende possibile installare un secondo serbatoio anche nei mezzi con passo da 3250.

Un bell’esempio è la modifica effettuata da questo appassionato Tedesco, che ha modificato un Unimog ambulanza fratello del nostro Kamillo.

Gli interni sono un discorso molto personale, c’è chi vuole tutti i comfort e chi invece si accontenta del minimo indispensabile ed utilizza lo spazio a disposizione sopratutto per le scorte di viveri e per i ricambi.

Credo che prepararsi il mezzo da solo però sia la componente importante, inquanto questi mezzi sono fatti per essere autonomi, e in caso di guasto è fondamentale sapere dove mettere le mani. In rete si possono trovare tantissimo esempi di personalizzazioni a riguardo, quello qui a sinistra è l’interno di un Unimog 1300L versione ambulanza completamente rivisitato.

 E’ un esempio di preparazione molto razionale e che non prevede dei costi esorbitanti per la sua realizzazione, dato che è facile poter utilizzare diverso materiale di recupero per ottenerla.

Tuttavia se volete vedere qualcosa di completamente eccentrico eccovi accontentati, vi basta guardare la foto dell’Unicat qui a sinistra.

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