Oggi ci aspettava la frontiera Russa, siamo partiti preparati a lunghe attese che tuttavia a conti fatti non sono state poi cosi’ lunghe. Siamo entrati in Russia dopo circa due ore, un tempo da record rispetto alle volte passate in cui ci siamo imbattuti nella stessa frontiera. Probabilmente il motivo principale e’ stato che abbiamo scelto un valico poco frequentato, infatti davanti a noi c’erano solo un paio di macchine e nessun camion. Naturalmente il nostro mezzo ha destato parecchia curiosita’, cosi’ tutte le ispezioni interne si sono rivelate piu’ che altro delle visite guidate anziche’ una perquisizione. Meglio cosi’.

In dogana ci siamo anche imbattuti in uno degli equipaggi partecipanti al Charity Rallye, un alter-ego del piu’ blasonato Mongol Rallye. L’equipaggio era fermo perche’ il loro visto per la Russia aveva una validita’ a partire da domani… ecco la loro pagina sul sito del charity (http://mongolia.charityrallies.org/teamrockape)

Una volta messo piede in Russia ci siamo subito dovuti confrontare con la pioggia e le strade ancora una volta pessime. Decidiamo quindi di fermarci un po’ approfittando di mangiare un panino e aspettare che finisca di piovere. L’acqua scende a catinelle e riempie i solchi che invadono le strade, cosi’ quando un si incrocia un camion ci si lava completamente il parabrezza.

Fortunatamente smette di piovere cosi’ raggiungiamo Kalac-na-Donu, un paese molto caratteristico perche’ si trova sulle rive del fiume Don che in questo punto diventano delle vere e proprie falesie. Kalac-na-Donu si trova inoltre a pochi chilometri da dove termina il canale Volga-Don. Questo canale e’ quello che collega i fiumi Don e Volga e quindi permette di navigare a grosse imbarcazioni tra il Mar caspio e il Mare d’Azov.

Stasera pernottiamo sulla riva del Don, ora ci troviamo a circa 60 km da Volgograd. Domani intendiamo avvicinarci al confine Kazaco, pero’ sicuramente perderemo tempo a fare qualche fotografia all’estuario del fiume Volga che dovremo letteralmente attraversare!