Questa mattina abbiamo valicato nuovamente la frontiera Russia-Kazakistan, questa volta affrontando un po’ di fila, ma senza perdite di tempo burocratiche. Questo valico si rivela essere davvero efficiente!

Arrivati ad Astrakhan decidiamo di dedicargli giustamente qualche ora per una visita al centro. Passeggiare per le vie della citta’ che e’ tagliata da diversi canali e’ molto piacevole, anche se il caldo a tratti e’ davvero soffocante. Ci dirigiamo verso il cremlino che visitiamo con piacere vista la possibilita’ di entrare nel luogo di culto principale della citta’.

A spasso per la citta’ e’ possibile notare i forti contrasti tra le costruzioni del periodo sovietico e quelle invece piu’ vecchie. Nonostante (apparentemente) non vi sia un grosso investimento per ristrutturare le costruzioni esistenti pare che quelle piu’ vecchie, oltre ad essere quelle che naturalmente riusultano piu’ affascinanti, siano anche quelle che si mantengono meglio.

Lasciata la citta’ ripercorriamo la strada che ci condurra’ a Volgograd, da cui poi abbiamo intenzione di deviare rispetto all’itinerario di andata proseguendo per il mare d’Azov e poi lasciare l’Ucraina passando dalla Romania… Vedremo strada facendo.

Lungo la strada che conduce a Nord decidiamo di avvicinarci al Volga percorrendo un breve tratto off-road molto caratteristico. Qui lungo un sentiero verdeggiante che costeggia il fiume incontriamo anche dei pescatori (stupiti) che disturbiamo proprio mentre sono intenti a tirar su un bella preda.

Risaliti sulla strada principale quando ci troviamo a circa 130 km da Volgograd abbandoniamo l’asfalto per riavvicinarci al corso del fiume dove ci troviamo ora e dove pernotteremo campeggiando liberamente!